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Unità di valutazione sistema di offerta sociale

Comunicazione preventiva di esercizio

Le Unità d’Offerta Sociale sono l’insieme delle strutture – territoriali, domiciliari, diurne e residenziali – che vanno a costituire il sistema della rete dei servizi sociali-assistenziali del territorio.

La Regione Lombardia, con Decreto della Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale n. 1254/2010, ha disciplinato l’esercizio delle Unità d’Offerta Sociale, definendone le tipologie e i requisiti per la loro apertura.

Le tipologie di Unità d’Offerta Sociale sono elencate di seguito:

Area Minori

Residenziali

  • Comunità educativa: struttura di accoglienza, pubblica o privata, con finalità educative e sociali assicurate in forma continuativa attraverso personale qualificato. Può svolgere anche funzioni di pronto intervento o essere destinata esclusivamente a tipologie omogenee di utenza (es. Comunità educativa di pronto intervento, mamma – bambino, ecc).

  • Comunità famigliare: struttura di accoglienza, con finalità educative e sociali, realizzata senza fini di lucro da una famiglia presso la propria abitazione. Può svolgere anche funzioni di pronto intervento o essere destinata esclusivamente a tipologie omogenee di utenza (es. Comunità familiare di pronto intervento, mamma – bambino, ecc).

  • Alloggi per l'autonomia:  abitazioni destinate a giovani che hanno compiuto la maggiore età, anche in prosieguo amministrativo, per i quali e` necessario un supporto per il raggiungimento dell’autonomia.

  • Alloggio per l'autonomia di tipo educativo: è destinato ad accogliere e a fornire supporto educativo a giovani dai 17 ai 21 anni, (con possibilità di accogliere fino ai 25 anni in presenza di particolari esigenze educative debitamente ponderate, valutate e autorizzate) che presentano caratteristiche di personalità che non consentono loro di poter risiedere in Comunità educativa (o in famiglia affidataria), o che, appartenenti alla categoria dei “care leavers” abbiano bisogno di soluzioni educative che privilegino l'accompagnamento verso l'autonomia accanto alla tutela. Sono abitazioni che garantiscano a giovani maggiorenni e/o minorenni in condizioni particolari di fruire di un percorso di sostegno all’acquisizione di autonomia in ambienti di vita autonoma, in modo personalizzato pur all’interno di un contesto di tutela.

  • Alloggio per l'autonomia per genitori e figli: è destinato alla realizzazione di percorsi di avvio all’autonomia o di semi-autonomia in contesto abitativo protetto, destinata anche a più nuclei, per genitore (o altro familiare) con figli, disposto da Servizi Sociali/Unità Tutela Minori/Tribunale per i Minorenni, per i quali è necessario un accompagnamento socio educativo o un presidio socio educativo diurno per il raggiungimento dell’autonomia. Sono abitazioni che garantiscano un contesto protetto per genitore con figli con le seguenti finalità: - Percorsi di semi-autonomia in contesto protetto per un genitore (o altro familiare) con figli: abitazione destinata anche a più nuclei di genitore (o altro familiare) con figli, indicato da Servizi Sociali/Unità Tutela Minori/Tribunale per i Minorenni, per i quali è ancora necessario un cospicuo presidio socio educativo diurno per il raggiungimento dell’autonomia; - Percorsi di avvio all’autonomia per nuclei di un genitore (o altro familiare) con figli, indicato da Servizi Sociali/Unità Tutela Minori/Tribunale per i Minorenni: abitazioni destinate a genitore (o altro familiare) con figli, per i quali è necessario un accompagnamento socio educativo.

  • Struttura di accoglienza rivolta a nuclei monoparentali composti da genitore (o altre figure parentali) con figli: finalità educative, sociali e di promozione del benessere del nucleo, assicurate in forma continuativa attraverso personale qualificato. Può svolgere anche funzioni di pronto intervento o essere anche rivolta all’accoglienza di tipologie di utenza particolare (genitore vittime di maltrattamento con figli,..).

Prima infanzia

  • Nido D'infanzia, servizio di tipo diurno, pubblico o privato, di capacità ricettiva da11 amassimo 60 bambine/i dai tre mesi ai tre anni, con finalità educative e sociali assicurato in forma continuativa attraverso personale qualificato, presso strutture, anche aziendali (Nido Aziendale). Collabora con le famiglie alla crescita e formazione dei minori, nel rispetto dell’identità individuale, culturale, religiosa. Svolge anche servizio di mensa e riposo.

  • Micro nido, servizio di tipo diurno, pubblico o privato, oltre che promosso e gestito da associazioni di famiglie, di capacità ricettiva massima di 10 bambine/i dai tre mesi ai tre anni, con finalità educative e sociali assicurato in forma continuativa attraverso personale qualificato, presso strutture, anche aziendali (Micro nido Aziendale). Collabora con le famiglie alla crescita e formazione dei minori, nel rispetto dell’identità individuale, culturale, religiosa. Svolge anche servizio di mensa e riposo.

  • Centri prima infanzia, strutture similari all’Asilo Nido che offrono un servizio temporaneo di assistenza educativa e di socializzazione, accogliendo, in maniera non continuativa, bambine/i e da zero a tre anni in numero non superiore a 30 eventualmente con la presenza di genitori e/o adulti di riferimento, e per un massimo di quattro ore consecutive. Non possono fornire servizio di somministrazione dei pasti.

  • Nido famiglia, nido domiciliare, con finalità educative e sociali per un massimo di 5 bambine/i da zero ai tre anni, svolto senza fini di lucro, promosso da famiglie utenti associate / associazioni familiari, scegliendo il modello educativo e gestionale ritenuto più idoneo nel rispetto dell’identità individuale, culturale, religiosa.

Diurno

  • Centro di aggregazione giovanile, il centro di aggregazione è un’unità di offerta per la generalità dei giovani. Esso ha lo scopo di offrire un’ampia gamma di opportunità di impegno e di utilizzo del tempo libero, la possibilità di usufruire di iniziative aventi contenuti formativi e socializzanti allo scopo di favorire un corretto sviluppo psico-fisico e di attuare un intervento di prevenzione nei confronti della devianza giovanile.

  • Centro ricreativo diurno(CRD), il Centro ricreativo diurno (CRD) per minori è una Unità d’Offerta sociale, pubblica o privata anche realizzata presso luoghi di lavoro che, attraverso una puntuale progettazione svolge, nell’ambito delle funzioni educative rivolte ai minori, attività ricreative, di tempo libero e di socializzazione per minori che nel periodo di chiusura delle attività scolastiche permangono nel proprio luogo di residenza.

  • Servizio educativo diurno: si articola nelle tipologie: COMUNITÀ EDUCATIVE DIURNE e i CENTRI EDUCATIVI DIURNI. Entrambe si rivolgono alla medesima utenza e rispondono alle medesime “Definizioni” e “Finalità”, pur caratterizzandosi diversamente rispetto all’equilibrio tra le funzioni di “protezione” e di “prevenzione”. Le due tipologie invece differiscono nei requisiti strutturali e organizzativo gestionali.  

Area disabili

  • Comunità alloggio per disabili, struttura residenziale di accoglienza, pubblica o privata, per disabili la cui fragilità non sia compresa tra le fragilità riconducibili al sistema socio sanitario. Gli interventi educativi e sociali sono assicurati in forma continuativa.

  • Centro socio educativo (CSE), servizio diurno, pubblico o privato, per disabili la cui fragilità non sia compresa tra quelle riconducibili al sistema socio sanitario. Gli interventi socio-educativi o socio animativi, sono finalizzati alla autonomia personale, alla socializzazione, al mantenimento del livello culturale, propedeutici all’inserimento nel mercato del lavoro.

  • Servizio di Formazione all’Autonomia per persone disabili (SFA), il Servizio di Formazione all’Autonomia (SFA) è un servizio sociale territoriale rivolto a persone disabili che, per le loro caratteristiche, non necessitano di servizi ad alta protezione, ma di interventi a supporto e sviluppo di abilità utili a creare consapevolezza, autodeterminazione, autostima e maggiori autonomie spendibili per il proprio futuro, nell’ambito del contesto familiare, sociale, professionale. È caratterizzato dall’offerta di percorsi socio educativi e socio formativi individualizzati, ben determinati temporalmente e condivisi con la famiglia.

Area anziani

  • Centri diurni per anziani, i centri diurni per anziani forniscono un servizio di assistenza a carattere integrativo e di sostegno alla vita domestica e di relazione. Questi centri si propongono di assicurare agli anziani effettive possibilità di vita autonoma e sociale, favorendo il rapporto di comunicazione interpersonale e le attività ricreative e culturali.

  • Alloggio protetto per anziani, l’Unità d’offerta sociale denominata «Alloggio protetto per anziani» è una struttura costituita da più unità abitative indipendenti, date in locazione ad anziani con fragilità sociali che scelgono l’alloggio come proprio domicilio. È caratterizzata dalla presenza di un gestore pubblico o privato che ne assume la responsabilità e la conduzione. Si configura non solo come sostegno sussidiario alle persone anziane e alle loro famiglie ma anche quale supporto alla rete territoriale dei servizi sociali (SAD/ segretariato sociale ecc.).

  • Comunità Alloggio Sociale Anziani (C.A.S.A.), è un'unità d'offerta residenziale, di tipo sociale, in grado di garantire tutela e protezione abitativa a persone anziani fragili e vulnerabili socialmente, autosufficienti, o con una parziale compromissione nelle attività strumentali della vita quotidiana e/o nella vita di relazione. La C.A.S.A. assicura servizi alberghieri e sociali interni alla struttura e alla capacità di integrarsi con i normali servizi sociali, sociosanitari e sanitari, di comunità e di rete. E' caratterizzata dalla presenza di un gestore pubblico o privato che è responsabile della conduzione della C.A.S.A.. Le persone possono essere accolte in forma temporanea o a tempo indeterminato, compatibilmente con le loro richieste, capacità e autonomie.

La Comunicazione Preventiva di Esercizio (CPE)

Per avviare una Unità d’Offerta Sociale, gli interessati devono presentare la Comunicazione Preventiva di Esercizio (CPE), corredata dalla eventuale documentazione prevista.

La CPE è una autocertificazione con la quale il gestore attesta il possesso di tutti i requisiti previsti dalla normativa vigente; sostituisce a tutti gli effetti il precedente regime legato all’Autorizzazione al Funzionamento: pertanto, il gestore, una volta depositatala CPE, può aprire l’Unità d’Offerta Sociale senza dover aspettare riscontri dalle autorità preposte.

Per i gestori che intendono aprire una Unità d’Offerta Sociale nei comuni dell’Ambito territoriale di Menaggio, la CPE va presentata direttamente all’Azienda Sociale Centro Lario e Valli (e per conoscenza al Comune in cui ha sede il servizio).

La CPE può essere consegnata a mano presso la sede dell’Azienda Sociale – Via a Porlezza 10, 22018 Porlezza (Co) oppure recapitata con posta ordinaria, raccomandata A.R. e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., pec Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Una copia della CPE deve essere inviata anche all’ATS Insubria – U.O.C. Programmazione acquisto controllo socio-sanitario – Via Ottorino Rossi, 9 – 21100 Varese (VA).

Casi in cui la CPE deve essere presentata:

  • messa in esercizio di unità d’offerta afferenti alla rete sociale;

  • variazione della capacità ricettiva dell’unità d’offerta,

  • trasformazione di unità d’offerta esistenti;

  • trasferimento in altra sede di unità d’offerta esistenti;

  • cambiamento del soggetto gestore.

Casi in cui la CPE non deve essere presentata:

  • cambio della persona del Legale Rappresentante o dell’Amministratore del soggetto gestore (è sufficiente inviare lettera per informazione);

  • messa in esercizio di attività sociali tra quelle previste dall’art. 3, comma 2, della legge n. 3/2008 e non rientranti nella rete regionale. Il gestore deve, comunque, garantire il rispetto delle Leggi Regionali o Nazionali in materia di Igiene e Sanità Pubblica, di Sicurezza degli Impianti, di Urbanistica-Edilizia e, nel caso di utilizzo di personale dipendente, il rispetto di quanto stabilito in materia di rapporti di lavoro dalla normativa vigente. È opportuno che il gestore invii all’Azienda Sociale Centro Lario e Valli, dichiarazione di avvio attività corredata da una relazione dalla quale si evinca la caratteristica dell’attività avviata sul territorio.

Procedimento per la messa in esercizio:

  • presentazione della CPE, utilizzando la modulistica allegata;

  • l'Azienda verifica la completezza della comunicazione e di quanto autodichiarato, relativamente ai requisiti posseduti, nonché la presenza dei certificati relativi ai requisiti soggettivi, entro 30 giorni lavorativi;

  • l'ATS Insubria effettua la visita di vigilanza, entro 60 giorni dalla data di ricevimento della richiesta ed entro 75 giorni dalla richiesta l’ATS è tenuta a dare esito dell’attività di vigilanza sia all’Azienda che al gestore.

Sanzioni

Con l’introduzione della legge regionale n. 2/2012, tra gli altri, viene modificato anche l’articolo n. 15 della legge regionale n. 3/2008 e viene stabilito che le unità d’offerta socio-assistenziali, fatte salve le responsabilità di natura civile e penale, nonché le sanzioni previste per le violazioni di altre normative regionali o nazionali, incorrono in sanzioni pecuniarie in caso di mancato rispetto delle norme che ne regolamentano l’apertura e il funzionamento nonché l’accreditamento. In particolare, si segnalano le seguenti sanzioni:

  1. da € 2.500 a € 25.000 per la mancata presentazione della comunicazione di inizio attività;

  2. da € 500 a € 5.000 per l’esercizio dell’attività in mancanza dei requisiti minimi.

Per assistenza e/o informazioni sulle Unità d’Offerta Sociale e sulle modalità di presentazione della CPE:

Azienda Sociale Centro Lario e Valli
Unità di valutazione delle offerte sociali
Via  Porlezza 10 - 22018 Porlezza (Co)
Tel. 034430274
Fax 0344/70299
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  / PEC: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Responsabile:

Dott.ssa Elena Grismondi - riceve previo appuntamento

 

pdf Requisiti minimi di esercizio e criteri regionali di accreditamento Unità d'offerta sociali (415 KB)

pdf Decreto 1254 2010 CPE e accreditamento (450 KB)

pdf Allegato Requisiti minimi di esercizio UDO (415 KB)

pdf Circolare n 8 del 2 luglio 2020 (172 KB)

pdf Dgr 2857 del 18 febbraio 2020 (minori) (148 KB)

Unità d'offerta sociale e unità d'offerta sperimentali (2023)

DGR 6443 del 31.5.2022 (figure professionali socio educative unità d'offerta)

DGR 5320 del 4.10.2021 (CSE e SFA)

DGR 2929 del 09.03.2020 (asili nido)

Circolare n. 2 del 15 dicembre 2022 (INDICAZIONI IN ORDINE ALL’ATTIVITÀ DI VIGILANZA E CONTROLLO SUL POSSESSO/MANTENIMENTO DEI REQUISITI DI ESERCIZIO PREVISTI DALLA NORMATIVA REGIONALE PER LE UNITÀ D’OFFERTA SOCIALE)

Chiarimenti servizi prima infanzia e comunità mamma bambino 23.03.2023

Chiarimenti servizi prima infanzia 29.06.2022

Chiarimenti asili nido 22.12.2020

INDICAZIONI IN ORDINE ALL’ATTIVITÀ DI VIGILANZA E CONTROLLO SUL POSSESSO/MANTENIMENTO DEI REQUISITI DI ESERCIZIO PREVISTI DALLA NORMATIVA REGIONALE PER LE UNITÀ D’OFFERTA SOCIALE -CIRCOLARE REGIONALE del 15/12/2022 - N° 2

CHECK LIST VIGILANZA SOCIALE:

Comunicazione

ALLOGGIO PER L’AUTONOMIA

ALLOGGIO PER L’AUTONOMIA GENITORE FIGLI

ALLOGGIO PER L’AUTONOMIA DI TIPO EDUCATIVO

ALLOGGIO PROTETTO ANZIANI

ASILO NIDO

COMUNITA’ ALLOGGIO DISABILI

C.A.G.

C.A.S.A.

CENTRO EDUCATIVO DIURNO

COMUNITA' EDUCATIVA

COMUNITA' EDUCATIVA DIURNA

COMUNITA' EDUCATIVA GENITORE FIGLI

COMUNITA' FAMILIARE

CENTRO PRIMA INFANZIA

CRD

CENTRO SOCIO EDUCATIVO

MICRONIDO

NIDO FAMIGLIA

SFA